Caritas Interparrocchiale Santa Famiglia di Nazareth
Carta dei servizi
“Un patto chiaro e verificabile nasce dalle viscere della misericordia in quell’uomo che ascolta la Parola e il suo cibo è l’Eucarestia”
Informazioni Caritas Interparrocchiale
Informazioni sulla struttura e servizi forniti
La presenza della Carta dei Servizi offre alla Caritas interparrocchiale l’occasione per stabilire un patto voluto dal Signore tra i propri utenti che accedono al servizio,gli animatori Caritas e la Caritas zonale e diocesana. Tale equipe consente di realizzare un servizio di carità sempre più attento alle esigenze di “tutte le parti interessate”.
Principi fondamentali
Le 7 opere di misericordia corporali:
Dar da mangiare agli affamati
Dare da bere agli assetati
Vestire i nudi
Ospitare i Pellegrini
Visitare gli infermi
Visitare i carcerati
Seppellire i morti
Le 7 opere di misericordia spirituali:
Consigliare i dubbiosi
Istruire gli ignoranti
Ammonire i peccatori
Consolare gli afflitti
Perdonare le offese
Sopportare pazientementele persone moleste
I 7 doni dello spirito:
Sapienza
Intelletto
Consiglio
Fortezza
Scienza
Pieta'
Timor di Dio
I nostri servizi caritas
Nella Caritas Interparrocchiale il miglioramento continuo delle qualità è la carità, dono e Grazia di Dio per coloro che aderiscono all’ascolto della Parola e partecipano all’Eucarestia.
Da sempre è per noi l’obiettivo di primaria importanza.
Che cos'è la Caritas
E’ un frutto del Concilio Vaticano II e nasce nel 1971 per volere di Paolo VI. La Caritas, in ogni sua azione, ha due destinatari: i poveri e la comunità. Gli operatori caritas sono da considerarsi degli educatori alla carità e lo scopo della Caritas è coinvolgere la comunità per sensibilizzarla ed aiutarla ad aprire gli occhi sulle difficoltà più prossime. La sua principale missione non è quindi unidirezionale, ossia l’aiuto diretto, concreto, immediato ai poveri, ma è bidirezionale e pastorale: è un’esperienza di carità fatta di incontro, condivisione, partecipazione, scambio reciproco, affinchè le persone e la comunità vengano coinvolte e sensibilizzate.
Il metodo Caritas: Ascoltare, Osservare e Discernire
Ascolto: Il primo servizio è ascoltare. L’altro si presenta, si racconta, si confida. Per l’ascolto è nato il centro di accoglienza.
Osservo: Dall’ascolto nasce l’osservatorio delle povertà e delle risorse della comunità. (Per capire e sensibilizzare attraverso report e incontri con la comunità dei fedeli e la comunità civile)
Discerno: Da qui nascono le opere come tentativo di offrire un piccolo segno di risposta.
Funzioni e Compiti
Dal centro d’ascolto nasce la presa in carico delle storie di sofferenza, un orientamento delle persone verso una lettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate. In primo luogo si concretizza una prima risposta ai bisogni più urgenti, attivando a tal scopo anche la comunità interparrocchiale e del territorio.Ma non solo, aiutare significa anche scoprire le risorse che le persone portano con sé e di conseguenza fornire loro strumenti per costruire un futuro meno disagiato.
La Caritas interparrocchiale: Chi siamo e cosa facciamo?
Il centro di ascolto accoglie persone Italiane e straniere, senza disparità alcuna, tutti i giovedì e venerdì, dalle 16 alle 18, a San Martino in Campo e San Martino in Colle mentre a Sant'Enea il venerdi' dalle 16 alle 18 è aperto un negozio di abbligliamento.
E' attivo un servizio di dopo scuola per tutti i bambini che ne necessitano nelle sedi di San Martino in Colle il mercoledi' dalle 16 alle 19 mentre a San Martino in Campo il venerdi' dalle 16 alle 19.
Consegna a domicilio di cibo fresco ritirato dagl'esercizi alimentari.
A noi si rivolgono persone alla ricerca di lavoro, di punti di riferimento, spesso sprovviste di tutto: tante storie e tanti volti di povertà e fragilità.
Ascoltare per aiutare a scoprire le risorse che le persone portano con sé e insieme renderle autonome e capaci di “reggersi sulle proprie gambe”.
Il centro di ascolto è un servizio che fa da "sentinella" ; perché coglie i nuovi bisogni e le nuove povertà, desiderando orientare tutti i cristiani e la società ad un senso di giustizia e solidarietà.
Come coinvolgere la comunità nei nostri paesi
La comunità cresce grazie all’incontro personale, concreto, reale con i “poveri”. Cristo è il Povero che ci parla, ci interpella, ci disturba e ci provoca: l’incontro diventa un dono, una grazia per entrambi. Sono gli incontri che ci cambiano e ci trasformano. Noi siamo il frutto degli incontri che facciamo!
Nell’incontro ognuno ha qualcosa da dare e ricevere dall’altro. Dopo l’incontro non siamo più quelli di prima. E’ uno scambio reciproco, si offre e si impara.
Come gruppo Caritas non dobbiamo fare tutto, ma pensare come coinvolgere gli altri. La prima domanda che si pone la Caritas non è “Che cosa facciamo?”, ma “Chi coinvolgiamo?”. Come sensibilizziamo e coinvolgiamo la comunità? Come comunicare la povertà che incontriamo? E’ piu facile dire “faccio io!”, ma così si perde tempo e spesso noi come Caritas offriamo una realtà di servizi ai poveri, che rimangono destinatari. Invece tutti noi Cristiani li dobbiamo ri-conoscere come persone che hanno qualcosa da dirci, da dirsi e raccontare.
PER LE PERSONE RACCOGLIAMO CIBI A LUNGA SCADENZA (PASTA, RISO, OLIO, ZUCCHERO, SCATOLAME VARIO, ECC.)
IN OGNI CHIESA C’E’ UN APPOSITO CONTENITORE DI RACCOLTA.
CONTRIBUISCI ANCHE TU CON BONIFICO BANCARIO:
IBAN IT 54 H 0103003078000000269318